Stamattina ho letto su Facebook un articolo di Marie Claire il cui titolo diceva : “Victoria Beckham abbina i colori peggiori in modo divino (ovviamente)” – eh?
Arrivata alla fine non sapevo se ridere o piangere.
Il soggetto era Mrs. Victoria Beckham, colei che con gli anni da semplice (si fa per dire) Posh Spice si è elevata a signora della moda grazie alla sua eleganza e al suo indubbio gusto in fatto di vestiti e abbinamenti.

PARIS, FRANCE – JANUARY 18: Victoria Beckham attends the Louis Vuitton Menswear Fall/Winter 2018-2019 show as part of Paris Fashion Week on January 18, 2018 in Paris, France. (Photo by Pascal Le Segretain/Getty Images)
Detto questo però, a costo di andare un pò contro corrente, ti confesso che io sono per un concetto di moda piuttosto democratico, ed è per questo che l’articolo mi ha lasciato l’amaro in bocca.
Voglio dire, se uno si veste male, si veste male. Punto.
E questo è vero sia che si tratti di Victoria Beckham, che della comune signora che cammina per strada: perchè il messaggio che passa ( peraltro sbagliatissimo) è che se sei “Qualcuno” e toppi un abbinamento sei un figo, hai inventato una moda ecc ecc, se invece sei un “comune mortale”, bhè ci spiace dirtelo ma ti sei vestito da “Sfigato”.
Quindi, adesso con serietà ed obiettività – perchè, sia chiaro, contro la Signora Beckham non ho assolutamente nulla – ci guardiamo per bene questo look e vediamo cosa funziona (veramente però) e cosa no, ti va?
1. I pantaloni palazzo
Questi pantaloni sono fantastici: considera che lei è alta solo 1.62 e non poteva scegliere pantalone più adatto per valorizzarsi in altezza: sotto infatti nasconde un super tacco strategico. Il colore poi è me-ra-vi-glio-so: un caldo color senape, perfetto per lei che ha un sottotono caldo, ma spesso ama vestirsi di nero…. Vicky Beckham non conosce i principi dell’armocromia? Ahi, Ahi, Ahi….male!
2. L’orlo
Che si tratti di un pantalone, di un abito o di una gonna, il principio è sempre lo stesso: l’orlo non deve MAI toccare il pavimento! Bene il pantalone lungo, ma questo deve essere staccato dal suolo di almeno 1 / 1.5 cm per evitare che l’indumento di turno spazzi il pavimento e, oltre a sporcarsi, ci renda difficile muoverci!
3. Il colore del lupetto
Un rosso caldo ed intenso, perfetto in abbinamento ai suoi pantaloni senape: colore caldo, chiama colore caldo. Il punto in più sta nel fatto che lei è bassina, e il collo alto del lupetto le regala un paio di centimetri in più.
4. La camicia: il colore
Viste da vicino, tipo a 10 cm di distanza, le righe di questa camicia sono rosa e bordeaux. Ok, ma la base della camicia è bianca, e questo è il colore che prevale su tutto l’indumento; Quindi, se mischiamo il rosso con il bianco che colore otteniamo ? il rosa (che peraltro è un colore freddo). E cosa ci fa un colore freddo vicino ad colore caldo ? Sta malissimo!
5. La camicia
In pochi sanno che la camicia nasce come indumento intimo: Maria Antonietta quando sfuggiva dalla vita di corte amava vestirsi di camicioni lunghi e leggeri. Donne e uomini quando facevano il bagno non erano mai completamente nudi, ma indossavano la camicia, che diventava quindi una seconda pelle. Questo concetto è arrivato sino a noi, tant’è vero che viene considerato poco elegante togliersi la giacca quando si indossa una camicia, proprio perchè è un indumento che viene indossato sotto a qualcos’altro, una base dunque. Quindi……che senso ha metterci il lupetto sotto?
Gli errori e gli scivoloni di stile oltre a riderci sopra servono esattamente a questo: a dimostrarci che siamo tutti uguali 🙂
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