Quando da bambina chiedevo a mia nonna quanti anni avesse, puntualmente rimanevo senza risposta.
Una volta devo averglielo chiesto con mia madre presente e ricordo di essermi sentita dire: “non si chiede l’età di una signora”.
“Ah, davvero?”
Devo aver pensato qualcosa del genere, perchè la risposta di mia madre mi ha lasciata perplessa allora come oggi che sono passati più di 25 anni: quello che non mi tornava era il fatto che se facevo la stessa domanda a mio nonno il problema non si poneva.
Anche in radio tempo fa ho sentito dire che l’età di una signora non si chiede per “galanteria “: galanteria??
Sarà mica che sentirsi chiedere l’età equivale alla domanda “quanto sei vecchia?”, dove l’aggettivo “vecchia” viene paragonato per “avvenenza” alla strega di Biancaneve?
Crescendo sono giunta alla (personale) convinzione che noi donne abbiamo lottato per conquistare un sacco di traguardi tra cui la parità di genere, il diritto al voto, al lavoro e perfino la possibilità di indossare un paio di pantaloni senza che questo fosse considerato uno scandalo, ma al tempo stesso abbiamo perso la capacità di saper invecchiare, accettando in questo senso il tempo che passa e segna il nostro aspetto.
Da secoli facciamo di tutto per mantenere il nostro aspetto eternamente giovane e bello, in ossequio al pregiudizio maschilista per cui un uomo è bravo mentre la donna deve essere bella.
Sono cambiati i tempi e le modalità ma le dinamiche sono sempre le stesse: facciamo di tutto in virtù di un ideale di bellezza.
Un esempio? Nel 1600 era considerato segno di nobiltà e bellezza avere la pelle bianca, erano i contadini ad essere abbronzati perchè stavano sempre all’aria aperta a lavorare nei campi: siccome non esisteva ancora la cipria, le donne si cospargevano il viso con strati di biacca, totalmente ignare che questa polvere a base di piombo fosse in realtà tossica; Oggi siamo circondate da modelle giovanissime e bellissime, pelle perfetta, di porcellana, oltre che da pubblicità che ci mostrano rimedi cosmetici per levigare le rughe ed appianare i segni del tempo.
Intendiamoci: non sono certo io ad essere contraria alla cura di noi stesse e del nostro aspetto! Per lavoro sono la prima a consigliare le persone su cosa può valorizzarle meglio in termini di make up, cosmesi ecc, ho persino aperto una rubrica sul blog a tema “beauty”; Ma sono anche la stessa persona che è fermamente contraria al ricorso eccessivo a cosmesi & Co per diventare schiave dello specchio!
Non esiste un unico modo per essere belle, basta fare un giretto per il mondo per rendersene conto, e se stai pensando che il concetto di bellezza vada a braccetto con quello di perfezione, stai prendendo un grosso abbaglio.
La bellezza, quella vera, inizia con l’essere sé stesse, con l’essere cioè talmente in sintonia col proprio corpo da sentirsi a proprio agio sempre e comunque, indipendentemente dall’opinione degli altri. Questa sicurezza non te la da il chirurgo o l’iniezione di botulino, per lo meno non sempre, ma il coraggio di accettare serenamente il tuo corpo con pregi ed imperfezioni…. E questo, che ci piaccia o no, è una conquista che arriva col tempo.
Certo, con gli anni la pelle cede, compaiono le rughe, i primi capelli bianchi, iniziamo ad avere i primi “acciacchi”… ma è del tutto normale, significa che abbiamo vissuto una vita!
Se non vogliamo questo allora possiamo farci imbalsamare già a 30 anni, ti assicuro che l’effetto di qualche botulino di troppo non va tanto lontano da questo effetto.
E lo sai qual’è il paradosso? Più tentiamo di ringiovanire la nostra immagine più sembriamo ancora più vecchie, con un risultato che con con la bellezza ha poco a che fare.
Mettiamocelo in testa: non si è belle sempre nello stesso modo.
Col passare degli anni tutto cambia, il nostro corpo, così come le nostre esperienze, il modo in cui ci approcciamo agli altri e alla vita in generale: quando mia madre aveva la mia età si arrabbiava per le stesse cose che oggi mandano in bestia me, ma ora che ha 63 anni fa spallucce e ci ride sopra.
Se in noi non avviene questo cambiamento, allora sì che continueremo a disperarci per una ruga sul viso piuttosto che per un capello bianco, e vorremo rimanere sempre giovani e belle, ma sarà la prova che sarà cresciuto solo il numero dei nostri anni, ma non noi…
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