Se i nostri occhi sono ben allenati a scovare difetti e imperfezioni, su pregi e punti di forza sono molto meno prestanti.
Checchè se ne dica, il difetto è di gran lunga più importante, rende tutto il resto meno degno di essere notato e apprezzato – almeno secondo il senso comune.
Un esempio? Una mattina stavo aspettando il treno con una conoscente e con noi sarebbero saliti anche degli studenti (la gioia!). Tra loro c’era questa ragazza che ha colpito subito la mia attenzione: aveva i capelli con un sacco di sfumature di grigio e il viso perfettamente truccato. Era impossibile non notare quanto stesse bene, e soprattutto quanto fosse stata brava, considerato che avrà avuto sì e no 15 anni. Lo faccio presente alla ragazza che era con me e mi sento rispondere: “se magari dimagrisse un pò…….”. Sono rimasta di sasso, perchè – a senso suo- era un commento perfettamente normale e altrettanto accettabile.
Non fa una piega: una si trucca meno bene se porta la taglia 48…🤦🏻♀️ Domani chiamiamo subito il CERN di Ginevra e gli diciamo di mettere questa massima nelle nuove leggi della fisica!
La critica è più negli occhi di guarda piuttosto che nell’aspetto di chi la subisce
Quelli nella foto sono i miei piedi. Bellini nè?
Guardate bene e ditemi cosa c’è che non va.
Sembra tutto a posto vero? Bene. Adesso concentratevi sulla parte esterna di ogni piede, quella sotto al cinturino per intenderci. La vedete quella sporgenza tonda circa a metà? Ecco. Sono così dalla nascita: non è nulla di che, semplicemente al posto di formarsi dritti hanno deciso di allungare un pò il percorso in quel punto.
Non ci ho mai prestato attenzione, in realtà, ma quando ho portato a casa queste scarpe ho sentito mammetta dirmi “e ma sta male si vede la curva del piede“. Manco avessi le pinne al posto dei piedi! Sta male chi mi gurda i piedi prima di guardarmi in faccia ,e soprattutto chi riesce a notare una cosa infinitesimale come questa!
Il difetto è talmente tanto ingombrante che va coperto, anzi, ancora meglio va nascosto!
Qualche anno fa sono rimasta basita davanti ad un programma TV in cui due stylist spiegavano alla malcapitata di turno cosa fare per vestirsi meglio. Tra i consigli c’era anche quello di mettere calze super coprenti a 40 – 60 denari anche in estate per coprire le gambe e le relative vene varicose: inestetistimo che non deve assolutamente essere lasciato a vista!
A parte il concetto in sè, che è aberrante, ma vi pare che in estate una si deve sciogliere perchè le vene non si devono vedere?!
Che una rinunci al piacere di mettersi una gonna, per paura del giudizio degli altri?
Sulla base di questo ragionamento, chi non ha il sorriso perfetto allora dovrebbe cucirsi la bocca, o mettere una museruola, chi ha 50 anni dovrebbe venire fulminata tutte le volte che guarda una minigonna, oppure chi ha un pò di cellulite dovrebbe mettersi il burkini perchè le cosce coi buchi al mare no eh!
Qualche esempio pratico?
Winnie Harlow cosa dovrebbe fare? Chiudersi in casa ed uscire solo col burqa?
Barbra Streisand è un’altra mancata candidata del burqa per via del naso imperfetto?
Katie Perry dovrebbe mettere scarpe chiuse anche in estate?
Consideriamo Kirsten Stewart una tonta perché col suo generoso conto in banca non è ancora corsa dal chirurgo plastico per sistemarsi le orecchie?
Che dire di Letitia Casta? Bella quanto vuoi, ma se si sistemasse i denti sarebbe meglio?!? Scherziamo vero?!
Potrei andare avanti all’infinito, ma preferisco fermarmi qui..
La verità è che vivremmo tutte meglio
se ci concentrassimo solo
sul valorizzare le nostre potenzialità.
Vi svelo un segreto: la consulenza d’immagine non serve a niente se un difetto attira la vostra attenzione come un’ insegna di Las Vegas. Da me vi aspetterete il miracolo, mentre io vi insegno a valorizzare (e ad apprezzare) l’insieme e, solo dopo, a camuffare il resto.
Ragazze, ve lo dico col cuore: imparate a guardare il bicchiere mezzo pieno, e se proprio non ci riuscite, per ogni difetto cercate di trovare anche un pregio.
Fate vostro il principio per cui l’occhio critico con cui vi guardate tanto severamente non è il vostro, ma quello di chi diffonde modelli di “perfezione” perchè “il bello vende”: se parlate con un qualsiasi fotografo vi confermerà che non esiste foto di modella i cui brufoli, ossa sporgenti, smagliature, sedere piatto e seno non pervenuto, non vengano magicamente modificati da Photoshop!
La perfezione non esiste, così come il concetto di bello:
se andate in Bolivia col fisico di Claudia Chiffer vi dicono che siete brutte, perchè a loro piacciono le “culone”. Vedete voi se vale la pena tarpare le ali al vostro entusiasmo quando vedete un vestito che vi piace……in caso potete sempre trasferirvi in Bolivia!
Fatevi un regalo: guardatevi allo specchio, trovate almeno una cosa di voi che vi piace, e poi ve lo scrivete su un post-it da lasciare lì a vista.
Così, il giorno dopo, prima leggete il post-it e poi guardate tutto il resto!
E se non lo fate vi tiro le orecchie! “Sapevatelo”!
Ciao nè 😘
Ps: venite al mio corso di selfstyling ad ottobre? Con una tazza di caffè in mano e la consapevolezza di fanciulle che stanno tutte sulla stessa barca, parleremo proprio di come valorizzarci e piacerci davanti allo specchio! Le iscrizioni apriranno all’inizio dell’estate: se volete saperne di più cliccate qui!
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